Questo blog nasce con l'intento di condividere con amici e non la passione per la cucina...ricette italiane ma non solo...

la ricerca del buono amalgamando i sapori della cucina italiana e straniera

domenica 30 gennaio 2011

Da Bolzano...primo post!!!!!!!!!!RIECCOMI!!!!!!




Rieccomi qua dopo vari giorni di silenzio e tantissimi cambiameti in atto….tante emozioni, lacrime, risate….e soprattutto una nuova vita tutta da vivere e da scoprire…
La mia casa e’ ancora un cantiere aperto e I miei pacchi sono ancora probabilmente in uno storage londinese….
Ma il blog e tutti voi mi mancate troppo e qindi eccomi qui a scrivervi per un salut veloce veloce…
Alcune collaborazioni nuove da presentarvi e I pimi piatti realizzati in questa nuova cucina da mostrarvi…
Il primo e’ un semplice carpaccio di tonno, spada e salmone condito con olio, limone e prezzemolo… e’ stato l’antipasto della nostra prima cena in casa nuova…nulla di che ma per presentarlo in tavola ho utilizzato questo splendido piatto della mebel e devo dire che ha fatto la sua bella figura!!!!!!!!
Poi e’ arrivato il dolce, il primo del we …dovete sapere che non ho ancora la bilancia e che quindi cucinare e’ molto faticoso..ho potato per un dolce allo yoghurt usando come misurino il barattolino vuoto…e con l’aiuto dello stampo a cuore in silicone della Pedrini ho ottenuto un buonissimo cuore di yoghurt al cocco con pinoli e goccie di cioccolato..Il sapore del cocco rende questo dolce piu’ fresco e si bilancia perfettamente con il cioccolato!!

Cuore di yoghurt al cocco con pinoli e goccie di cioccolato

2 vasetti di yoghurt al cocco da 125 gr l’uno

3 vasetti di farina autolievitante

1 vasetto di zucchero semolato

¾ di vasetto d’olio d’oliva

100 gr di goccie di cioccolato fondenti

100 gr di pinoli

1 pizzico di sale


In una terrina mescolare lo yoghurt con lo zucchero e l’olio. Aggiungere la farina ed il sale. Mescolare energicamente ed aggiungere i pinoli e le goccie di cioccolato.
Imburrare una teglia da forno e versarvici il composto. Infornare a 180C per 30 minuti circa. Prova stecchino

mercoledì 19 gennaio 2011

Il mio primo bolg compleanno in compagnia di 5 amiche del cuore gustando qualche Treccina di ricotta e noci x scacciare via la malinconia





TANTI AUGURI A ME, TANTI AUGURI A ME...

Buon giorno a tutti!!!!!!Oggi il mio blog compie un'anno e con questa ricetta chiudo per ora la mia cucina londinese per riaprirne una nuova in Italia in qualche settimana.
E' passato un'anno, quasi da non crederci. Quando ho iniziato non avevo idea di quanto questo mio piccolo spazio mi avrebbe coinvolto, entusiasmato e reso dipendente ...
Oggi,dopo un'anno, so cosa vuol dire e anche se a volte mi sembra di impazzire non posso piu' farne a meno!!!Per questo mio primo compleanno ho pensato e ripensato cosa fare e alla fine ho optato per un semplice ringraziamento...un ringraziamento speciale a 5 persone molto speciali, le mie amiche del cuore.
Cosa c'entrano con il mio blog??nulla, a parte il fatto che mi hanno sostenuto in questa mia pazzia publicizzandomi tra le loro amiche o sorbendosi i miei racconti infiniti sulle ricette e via dicendo ( mi rifersico piu' a Chiara e Francesca per questo)...e quindi perche'??
Perche' tra una settimana lascero' Londra e lascero' loro (in realta' Francesca l'ho gia' salutata un mese fa prima delle vacanze di Natale. Lei giovedi' scorso ha preso un 'aereo con destinazione finale Singapore).
Loro che in questi 5 anni sono state sempre presenti e che hanno reso la mia permanenza qui unica ed indimenticabile. Loro che ci saranno sempre anche se non ci potremmo vedere cosi' spesso...loro che c'erano sia quando e' nato mio figlio (la sera stessa eravamo tutti qui riuniti a mangiarci una bella pizza...e c'era anche Chiara che all'epoca viveva in Ruanda ), sia nel secondo giorno piu' bello della mia vita: il mio matrimonio. Chiara a Valeria a farmi da damigelle, Alessandra a scattare foto meravigliose mantendendo alto l'umore della ciurma durante le fasi preparative, Francesca a prendersi i meriti per avermi organizzato un hen party davvero unico ed indimenticabile e Nica pronta a sfoggiare le sue bellissime scarpe rosse e il suo bel vestito blu a pois tanto cercato nel caldino agosto londinese...
Loro ci sono sempre...Nica ogni mattina mi accompagna telefonicamente a lavoro con i racconti sulle sue "nicate" (disavventure un po' pazzierelle) e mi fa divertire cercando di spiegarmi l'utilita' o meno di prendere il taxi al mattino e la sera il bus, o viceversa, o forse solo il taxi....e via dicendo...Sempre allegra e presente....basta dirle: "Nica, facciamo che ci si vede...." e lei entusiasticamente ti risponde: " Ma certo che si'...allora devo vedere prima S. poi potrei prendere il 24 e dirigermi verso Camden, a quel punto scendere, fare un giro per Regent Park con L., poi prendere un caffe' con M. e poi venire da voi...giusto???"
Nica che il giorno prima del mio matrimonio mi ha regalato un bigliettino che porto sempre con me...quel bigliettino racchiude tante emozioni meravigliose...
Alessandra, schietta e sincera...unica nel suo genere..spigliata, divertente, ma molto leale e fedele ... Romana al 100% nell'anima e nella sua parlata...un'accento inconfondibile che la rende simpatica ancor prima di conoscerla...una tipa tosta...di quelle che la vita l'hanno vissuta ma che poi alla fine racchiude tanta dolcezza...una di quelle che se le proponi divedere un film di fantascienza ti risponde siii saltando dalla gioia come una bimba ma che se le proponi sex and the city ti guarda storto e corruccia la fronte...diversa da me in molte cose, ma forse proprio per questo cosi' vicina...insomma un'amica di serie A..
Chiara, la mia stellina, la mia miss read shoes...una ragazza assolutamente entusiasta della vita...sempre avanti...carichissima in tutto e per tutto, piena di idee, voglia di fare..grintosa e determinta. Una bella testa che a solo 25 anni (nemmeno compiuti) ha lasciato londra per andare a lavorare per 2 nni in Ruanda. E' rientrata ad inzio autunno, cambiata: piu' matura, piu' bella ed innamorata. La mia damigella di nozze che nonostante la distanza ha pensato a rendere ancora piu' magico quel giorno...la mia amica carissima che nonostante tutti quei km che ci separavano, ha preso un'aereo per dare il ben venuto al mio piccolino...colei che mi ha visto per l'ultima volta con il pancione (a parte mio marito si intende..) e che il 9 luglio 2009 si 'e' presentata in ospedale con un bel piattino di sushi...
Francesca, la mia collega number 1...compagne di ufficio x 5 anni, vicine di casa (the next door) per 3 ...quanti caffe' ci siamo bevute assieme con la scusa di farci 2 chiacchere a meta' mattina in santa pace...Tra le mie amiche quella piu' indipendente, molto discreta ma sempre presente...di quelle amiche che non hanno bisogno di troppe spiegazioni per capire cosa succede..basta uno sguardo, quello giusto, quello d'intesa. Una persona ottimista e solare, delicata nei modi...la mia ballerina di danza classica ( la chiamo cosi' perche' quando lei cammina sembra muoversi sulle punte dei piedi )..una grande fan della mia cucina...mi ha accompagnato durante tutta la gravidanza vedendo crescere la mia pancia giorno dopo giorno...la nanny preferita di mio figlio...una grande mente scientifica, secondo me...l'ammiro molto per questo e la stimo e credo davvero che lei ce la possa fare ad arrivare in alto...
ed infine Valeria...
Valeria, amica da 20 anni. Conosciuta alla fine di un'estate trascorsa in montagna nel bellissimo paese di Castelrotto.Per anni ed anni ci siamo viste solo d'estate per quel mese di divertimenti e risate passato a chiaccherare, giocare a carte e fare la corte ai ragazzini del luogo e non.
Quando le dissi: "Vale, mi trasferisco a Londra"..mi ripose.." Ma sai che quasi quasi quasi ci faccio un pensierino pure io??"
E cosi' fu..io mi trasferii qui a febbraio del 2006 e lei a marzo dello stesso anno..Siamo state sempre presenti l'una per l'altra..consolandoci a vicenda nei momenti di sconforto e godendocela negli altri..i pomeriggi trascorsi a vedere le puntate di sex and the city o a cantare a squarciagola le canzoni che ci riportavano indietro negli anni..( una delle favorite: Stupendo, di Vasco Rossi)..compagna di passeggiate in montagne e di aperitivi qui a Londra...
una ragazza bellissima, sia fuori che dentro...che negli anni e' maturata trasformandosi in una splendida farfalla...
Al mio matrimonio con il suo discorso mi ha fatto piangere...quello che mi ha detto o meglio regalato con le sue parole lo portero' per sempre con me...

Ecco sono loro le mie cinque amiche del cuore e le ringrazio per aver creduto in me sempre...per avermi aiutato a diventare chi sono oggi...per avermi coccolato quando rientravo a casa da una sconfitta amorosa e per aver creduto fin da subito in quella che oggi e' la mia grande storia d'amore (loro in realta' l' avevano capito molti mesi prima...), per essersi calate a meraviglia nel ruolo di ziee, insomma, per farla breve, per essere mie amiche!!!!!


E ora se avete ancora un p' di pazienza, ecco la ricetta di oggi...
Treccine di ricotta e noci. La ricetta l'ho presa dall' Araba felice che non mi tradisce mai..per mancanza di alcuni ingredienti e per voglia di cambiare un po' l'ho modificata a mio piacimento.

Il risultato e' eccellente. Le treccine sono morbidissime e si mantengono cosi' per almeno 3 giorni. Sono leggere e delicate di sapore!!

Un abbraccio a voi tutti and Good bye my lovely London!!!!!!!!!!!!!!!

TRECCINE DI RICOTTA e NOCI:

250 g di farina

175 g di zucchero

375 g di ricotta di mucca

8 g di lievito per dolci

5 g di sale

1 -2 cucchiaini di vaniglia ridotta in polvere

100 gr di noci spezzettate

latte e zucchero semolato per la copertura


A mano o nell'impastatrice con il gancio a K amalgamare la farina, la ricotta, lo zucchero, il sale, il lievito, la vaniglia e in fine le noci. L'impasto dovra' essere liscio ma non eccessivamente lavorato.Subito formare delle palline da circa 60 g ciascuna, che andranno lavorate in piccoli filoni e poi in trecce.Adagiare le treccine su una teglia coperta con carta forno, e spennellarle con il latte.Spolverizzarle di zucchero semolato e cuocerle a 170 gradi per circa una trentina di minuti, (dipende dal vostro forno).Servire tiepide o fredde.


domenica 16 gennaio 2011

Frittata di topinambur


Tratto da WIKEPIDIA:

Il topinambur o rapa tedesca (Helianthus tuberosus) è una pianta appartenente alla grande famiglia delle Asteraceae.

In Toscana e anche in altre regioni italiane sono presenti soltanto due specie del genere Helianthus: il girasole Helianthus annuus coltivato in tutto il mondo, e l'Heliantus tuberosus originario del Nord America che fiorisce a fine estate. È una pianta molto vitale, quasi infestante, che predilige terreni umidi e conquista terreni vicini a corsi d'acqua.

Veniva usata per la sua radice commestibile, poi è stata soppiantata dalla patata. I tuberi di topinambur si raccolgono in inverno, sono molto nutrienti e la cottura è simile alle patate. Nella cucina piemontese sono tipici con la bagna càuda e la fonduta.

Grazie al contenuto di inulina è una pianta molto adatta ed indicata nella dieta di persone diabetiche in quanto l'inulina funziona come riserva di carboidrati (in sostituzione all'amido) indipendentemente dall'insulina. L'inulina è costituita da una catena di molecole di fruttosio terminanti con glucosio. A seconda della stagione della raccolta la lunghezza delle molecole di inulina varia e quindi la loro solubilità. Il Topinambur passa per lo stomaco ed il primo tratto dell'intestino senza venire digerito, solamente nell'ultimo tratto dell'intestino sono presenti dei bifidobatteri e dei lattobacilli in grado di rompere le lunghe molecole dell'Helianthus tuberosus il cui carattere fibroso ha un effetto molto positivo sulla flora batterica. Il tubero inoltre è ricco di sali minerali ed in particolare potassio, magnesio, fosforo e ferro come pure di selenio e zinco. Il topinambur è da sempre famoso per ridurre il colesterolo e per stabilizzare la concentrazione dello zucchero nel sangue e dell'acido urico.


Ecco dopo avervi elencato origini e proprieta' di questo meraviglioso tubero passiamo a noi!

Buona sera,come state??? io nel caos piu' totale...ormai casa mia non esiste piu'..i pacchi imperano ovunque e la mia cucina super atrezzata e' un vaghissimo ricordo.
Mi sono pero' organizzata e per una settimana dovrei proprio riuscire a sopravvivere...ma non credo che pubblichero' molte ricette!
Ma veniamo a questa ricetta per ora e al perche' della scelta. Il topinambur l'ho scoperto tantissimi anni fa a Parma. La mia compagna di casa di allora ,Paola, piemontese, ne andava matta ed un giorno mi ha preparato una splendida insalatina di topinambur semplicemente affettandoli sottilmente e condendoli con olio e limone..strepitosi!
Da allora ogni volta che li trovo al supermercato li compro e li preparo crudi o cotti, o nelle zuppe o come oggi in frittata!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi raccomando pero', se non li avete mai mangiati e volete assaggiarli non sbagliatevi con lo zenzero..io la prima volta che li ho comprati da sola sono arrivata a casa tutta soddisfatta..ho preparato una bella insaltina e una volta assaggiata ho urlato..noooooooooo!!!!zenzero!!!!!!!!!!!!!!!!
:-))


Frittata di topinambur:

3 uova
1 bicchiere di latte
3 cucchiai di farina autolievitante
1/2 bicchiere di parmigiano grattugiato
sale
pepe
1 pizzico noce moscata
7-8 topinambur
1 spicchio d'aglio
olio extra vergine di oliva


Lavare i topinambur, pelarli e tagliarli a fettine sottili. In una padella larga soffriggere brevemente uno spicchio d'aglio tritato e aggiungere i topinambur. Cuocere per una decina di minuti aggiungendo un po' di vino bianco ed olio. Salare e pepare.

A parte, in una terrina mescolare energicamente le uova con il latte, il parmigiano e la farina evitando di fare grumi. Aggiungere quindi i topinambur,sale, pepe e noce moscata.
Versare il tutto in uno stampo da forno ed infornare per circa 30 minuti a 180C!
E' ottima sia calda che il giorno dopo a fettine in un panino!

giovedì 13 gennaio 2011

la tagliata 2...la vendetta




Un po' di tempo fa avevo postato la ricetta della tagliata di carne. E' un piatto che noi, io e mio marito, amiamo moto e quando c'e tempo lo preparo. E' un piatto laborioso perche' bisogna correre per evitare che la carne si raffreddi e non sempre ci si riesce.
Virginia, in quell'occasione mi ha rimandato al blog di Tzatziki a Colzione e alla loro preparazione della tagliata. Ieri sera mi sono messa all'opera e sono molto soddisfatta di come e' venuta. Un punto a sfavore per la carne...ahime' ,anche se sembra paradossale, qui in England, la carne non e' sempre buona e se cerchi quella adatta per la tagliata puoi anche impazzire!!!!!!!
Vi riporto la ricetta paro paro...spero vi piaccia!


LA TAGLIATA DI CARNE
Seguendo pedissequamente le istruzioni di Lorenzo Secondi

1 pezzo di roastbeef
Olio
Sale
Erbe a piacere (rosmarino, maggiorana e timo)

Tagliare il pezzo di roastbeef in fette spesse un paio di dita
Mettere a scaldare una padella antiaderente sul fuoco bello vivo.
Quando la padella sarà bella calda aggiungere un filo d’olio (non prima sennò l’olio brucia)
Salare ed eventualmente pepare la superficie della carne e metterla sulla padella bella calda.
Far cuocere 2 o 3 minuti per parte (naturalmente la cottura dipende da quanto al sangue vi piace).
Nel frattempo accendere il forno a 50 gradi e preparare un foglio di carta stagnola ricoperto da carta assorbente, mettete anche qualche rametto delle erbe che preferite sulla carta assorbente.
Togliere dal fuoco la fetta di carne e avvolgerla ben bene nella carta stagnola.
Così impacchettata mettete la carne nel forno ad una temperatura di 40 gradi circa, a questa temperatura il pezzo di carne non continua la sua cottura (in realtà può andar bene anche il termosifone).
Questo passaggio è molto importante perché 1) con questo riposo il sangue defluisce verso l’esterno e la carne diventa più tenera 2) il sangue viene assorbito dalla carta assorbente e la carne resta ben al sangue ma non sanguinolenta 3) il cuore della carne ha il tempo di riscaldarsi e non avrete così la sensazione della carne al sangue sì, ma fredda.
Dopo un riposo di un quarto d’ora circa (ma il riposo può tranquillamente essere prolungato tanto la carne non continua la cottura) disfare il pacchettino di stagnola, tagliare la fetta di carne in pezzi perpendicolari alle fibre e servite come meglio credete

lunedì 10 gennaio 2011

La pasta dello zio Giuseppe

Nel mio breve ma intenso soggiorno a Catania, una sera, il fratello di mio marito, Giuseppe per l'appunto, se ne salta fuori dicendo: "Uno di questi giorni dobbiamo provare questa pasta con la rucola, ricotta e canella..."
L'idea mi piace e accetto molto volentieri...passano i giorni, le feste e arriva il tanto atteso momento...
Ci mettiamo in cucina e lui pazientemente si mette a pulire la rucola e a tritarla manualmente...
la mescoliamo all ricotta, un po' d'acqua di cottura della pasta ,canella e pepe...e.........cavolo, la rucola doveva essere tritata piu' finemente e l'acqua aggiunta e' troppa...NOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ovviamente non potevo far passare cosi' questa ricettina senza provare a rifarla a casa aggiustandola un po', e cosi', ieri, mi sono messa all'opera...

Pasta con ricotta, rucola e cannella (dosi per 2 persone):

300 gr di pasta corta tipo farfalle o fusilli

300 gr di ricotta vaccina

150 gr di rucola

cannella ( a piacimento)

pepe macinato fresco

sale


In un robot da cucina tritare finemente la rucola, lavata ed asciugata, ed aggiungere la ricotta (Io ho eseguito il tutto nel robot in modo tale che rucola e ricotta si amalgamassero per bene).
Salare, pepare ed aggiungere la cannella. (Assaggiare per vedere se volete aggiungerne ancora o meno).
Far cuocere la pasta in acqua salata ed una volta cotta scolarla velocemente senza che tutta l'acqua venga persa. Ripassare in padella a fuoco lento la pasta con la crema di rucola e ricotta (ALTRIMENTI LA PASTA RISULTERA' FREDDA) e semmai aggiungere ancora del pepe.
Impiattare e servire.

venerdì 7 gennaio 2011

La torta all'acqua farcita con un'insolita crema di mandorle


Rieccoci qui, inizio di un nuovo anno e quasi inzio di una nuova vita....e' si', proprio cosi'...questo count down si sta facendo sempre piu' martellante e tra meno di 20 giorni, Londra sara' un ricordo dolce e un po' malinconico...i prossimi giorni mi vedranno impegnata ad impacchettare 5 anni della mia vita per una nuova avventura tanto voluta ma che ora fa un po' paura...
oggi, dopo quasi 1 mese ho rinfonato il pane e rimesso mano ai dolci del we...
Mi ero ripromessa, tanto tempo fa di provare a fare La torta all'acqua pubblica da Gaia, di Profumo di mamma...
Proprio come lei aveva gia' anticipato, questa torta si adatta bene a vari ripieni e cosi' ho pensato di farcirla con una crema di mandorle un po' insolita...

La torta all'acqua farcita con crema di mandorle:

2 uova
200 di zucchero
200 di farina 00
3/4 bicchiere (da acqua) di acqua
1/4 bicchiere di olio di oliva
2 cucchiai da minestra di estratto di vaniglia
1 bustina lievito per dolci

Frullare le uova intere con lo zucchero, unire l'acqua e l'olio, la farina, il lievito setacciato e l'estratto di vaniglia.
Versare in una teglia unta e cosparsa di pangrattato e cuocere a 180° per 40 minuti(prova stecchino).
Sfornare la torta e farla raffreddare.

Nel frattempo prepare la crema:

200 gr di farina di mandorle
70 gr di latte
2 uova
100 gr di zucchero a velo
100 gr di zucchero muscovado

In un pentolino mescolare la farina di mandorle con il latte. A parte sbattere le uova con i due tipi di zucchero ed aggiungere il composto al mix di latte e mandorle. Mettere il pentolino sul fuoco e portare ad ebollizione. La crema sara' pronta quando comincera' ad addensarsi.

Prendere la torta e tagliarla a meta'. Farcirla con la crema e una volta riassemblata cospargerla con zucchero velo!!!!!!